martedì 15 novembre 2011

Krishnamurti: Le Esperienze "Mistiche".

D.: Da quanto leggiamo, lei ha avuto strane e misteriose esperien­ze. Si tratta della kundalini, o di qualcosa di ancora più grande? Leg­giamo che considera il processo che ha attraversato come una sorta di espansione della coscienza. Non potrebbe essere invece una sorta di autoipnosi, qualcosa di psicosomatico prodotto dalla tensione? La coscienza di Krishnamurti non è fatta di pensiero e di parole?

Krishnamurti: Dato che a qualcuno interessa, sono tenuto a rispondere. A voi interessa? Certamente, è ancora più eccitante del desiderio! Vorrei che lo consideraste in modo molto semplice. Krishnamurti ha avuto varie esperienze. Possono essere psicosomatiche, prodotte dalla ten­sione, o proiezioni piacevoli dei suoi stessi desideri, e così via. In India, la parola kundalini riveste un grande significato. Sono stati scrit­ti libri sull’argomento, e molti affermano di averla risvegliata. Non me ne occuperò. Non fatevi ipnotizzare da questa parola. Indica uno sbocco di energia che diventa inesauribile. Ha anche altri significati: risvegliare l’energia e lasciarla agire liberamente. Questo processo può essere semplice immaginazione, o chissà cos’altro...
Ma hanno importanza queste cose? In Russia stanno facendo esperimenti sulla lettura del pensiero. Andropov legge i pensieri di Reagan, Reagan legge i pensieri di Andropov, e il gioco è fatto! Se sono in grado di leggere i vostri pensieri, e voi i miei, la vita diventa tremendamente complessa e decisamente fastidiosa. Hanno fatto gli stessi esperimenti in America, alla Duke University. E tutta la tradi­zione indiana antica. Forse Krishnamurti ha fatto alcune di queste cose, ma è importante? È come fare un bel bagno; alla fine di una giornata calda, fate un bagno salutare con un buon sapone e un asciugamano pulito, e dopo vi sentite puliti. Ciò che importa è che siate puliti. Mettetelo su questo livello, non assegnategli troppa im­portanza. Krishnamurti è passato attraverso tutto ciò, ne sa moltissi­mo, ma non lo considera necessario. C’è un’energia che viene usata male: lotte, litigi, pretese, il mio è migliore del tuo, io ho raggiunto questo livello, e così via. È molto più importante capire perché gli esseri umani si comportano come fanno, che non queste futilità. Perché sono futilità. Se ne è discusso con alcune persone che affermano di aver sperimentato questo risveglio. Ne fate una piccola esperien­za, e ci aprite subito un negozio. Divento un guru, mi metto in affa­ri, ho dei discepoli, gli dico che cosa fare, ho del denaro, mi siedo in una certa posizione, e sono molto... che stupidaggine!
Bisogna stare molto attenti alle nostre piccole esperienze. Ciò che realmente importa e scoprire razionalmente, assennatamente, logicamente come dissipate la vostra energia nel conflitto, nelle dispute, nella paura, nella presunzione. Se questa energia non viene sprecata, avete a disposizione tutta l’energia del mondo. Se il vostro cervello non si deteriora attraverso il conflitto, l’ambizione, lo sforzo, la com­petizione, la solitudine, la depressione, e tutto il resto, avete energia in abbondanza. Ma se liberate un certo tipo di energia limitata, dan­neggerete enormemente gli altri.
Quindi, vi prego, non cadete nella trappola dei guru che dicono: “Io so, tu non sai. Te lo spiego io”. Esistono molti centri in America, e probabilmente anche in Europa e in India, in cui una o due persone dicono: “Io ho risvegliato questa cosa speciale e ve ne parlerò, ve la insegnerò”. Il buon, vecchio gioco, lo conoscete. Ma è così futile... mentre l’uomo continua a lottare contro l’uomo, mentre il mondo degenera, si distrugge, e voi parlate di stupide, piccole esperienze.
Mi si è anche chiesto se la coscienza di Krishnamurti non sia fatta di pensiero, e se ogni coscienza, con il suo contenuto, non sia il risul­tato del movimento del pensiero. I contenuti della vostra coscienza sono la paura, le credenze, la solitudine, l’ansia, la sofferenza, seguire qualcuno, avere fede, affermare che il vostro paese è il migliore, che ha la cultura migliore. Tutto ciò è parte della vostra coscienza, è ciò che siete. Se siete liberi da ciò, allora siete in una dimensione completamente diversa. Non si tratta di espandere la coscienza, ma di rifiutare questi contenuti della coscienza. Non si tratta di espan­dersi per diventare sempre più egoisti.

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