venerdì 9 dicembre 2011

AMORE



La pretesa di esser al sicuro nel rapporto genera inevitabilmente dolore e paura. Questa richiesta di sicurezza non fa altro che favorire l'insicurezza. Avete mai trovato sicurezza in qualcuno dei vostri rapporti? Sì? Molti di noi vogliono la sicurezza di amare e di essere amati, ma c'è amore quando qualcuno di noi ricerca la propria sicurezza, la propria strada? Non siamo amati poiché non sappiamo come amare.
Cos'è l'amore? La parola è talmente falsata e contaminata che non mi va granché di usarla.
Tutti parlano di amore ogni rivista e ogni giornale, ogni missionario parla incessantemente di amore. Amo il mio paese, il mio re, qualche libro, quella montagna, il piacere, mia moglie, Dio.
L'amore è una idea? Se lo è può essere coltivata, nutrita, accarezzata, comandata a bacchetta,alterata come volete. Quando dite di amare Dio, cosa significa? Significa che amate una proiezione della vostra immagine, una proiezione di voi stessi sotto certe spoglie di rispettabilità secondo quello che credete sia nobile e santo; perciò dire, "Amo Dio", non ha assolutamente alcun senso. Quando adorate Dio, adorate voi stessi e questo non e amore.
Dal momento che non siamo capaci di risolvere questa faccenda tipicamente umana chiamata amore andiamo a rifugiarci nelle astrazioni. L'amore può essere l'ultima soluzione a tutte le difficoltà, i problemi e le pene dell'uomo, dunque come faremo a scoprire cos'è l'amore?
Limitandoci a definirlo? La chiesa lo ha definito in un modo, la società in un altro, e c'è una gran quantità di deviazioni e di interpretazioni sbagliate. Adorare qualcuno, dormirci insieme, lo scambio emotivo, l'amicizia è questo quello che intendiamo per amore? Questa è stata la norma, il modello, ed è diventata una cosa così estremamente personale, riferita ai sensi e limitata che le religioni hanno dichiarato che l'amore è qualcosa di molto più grande. In quello che esse chiamano amore umano vedono piacere, competizione, gelosia, desiderio di possedere, di tenete stretto, di controllare e di interferire nel pensiero di un altro, e conoscendo la complessità di tutto ciò affermano che deve esserci un altro tipo di amore, divino, bellissimo, intatto, non corrotto.
In tutto il mondo, i cosiddetti santoni hanno sostenuto che guardare una donna è qualcosa di sbagliato. Affermano che non ci si può avvicinare a Dio se si indulge al sesso, e quindi lo allontanano per non esserne divorati. Ma negando la sessualità oscurano i loro occhi e tagliano via le loro lingue poiché negano l'intera bellezza della terra. Hanno gelato i loro corpi e le loro menti; hanno disidratato l'essere umano; hanno bandito la bellezza poiché la bellezza è associata alla donna.
L'amore può essere diviso in sacro e profano, umano e divino, o c'è solamente amore?
L'amore appartiene a uno e non a molti? Se dico, "Ti amo", esclude forse ciò l'amore dell'altro?
L'amore è personale o impersonale? Morale o immorale? È qualcosa di intimo o no? Se amate l'umanità potete amare il particolare? L'amore è un sentimento? È una emozione? È piacere e desiderio? Tutte queste domande indicano, non è vero?, che abbiamo delle idee sull'amore, idee su ciò che dovrebbe e non dovrebbe essere; un modello o un codice maturato nella cultura in cui viviamo.
Così per approfondire la questione di cosa sia l'amore dobbiamo come prima cosa liberarci dalle incrostazioni dei secoli, mettere da parte tutti gli ideali e le ideologie su ciò che dovrebbero non dovrebbe essere. Dividere qualsiasi cosa in quello che dovrebbe essere e in ciò che è, è il modo più ingannevole di vivere.
Dunque, come farò a scoprire cos'è questa fiamma che chiamiamo amore non per esprimerlo a qualcuno altro ma per sapere cosa esso sia in se stesso? Come prima cosa devo respingere quello che la chiesa, la società, i miei genitori e amici, quello che ogni persona e ogni libro ha detto su di esso, perché voglio scoprire da solo cosa è. Ecco un problema immenso che coinvolge l'intera umanità, ci sono stati migliaia di modi per definirlo ed io stesso sono intrappolato in alcuni modelli o in altri secondo quello che mi piace o che mi fa godere in un determinato momento dunque potrei io, per poter comprendere cosa sia l'amore, liberarmi come prima cosa dalle mie inclinazioni e pregiudizi? Sono confuso, dilaniato dai miei desideri, così mi dico, "Come prima cosa cerchiamo di chiarire tutta questa confusione". Forse si può
scoprire cosa sia l'amore partendo da quello che non è.
Il governo dice: "Va' e uccidi per amore del tuo paese". È amore questo? La religione dice:
"Dimentica il sesso per amore di Dio". È amore questo? L'amore è desiderio? Non dite di no.
Per la maggior parte di noi lo è desiderio e piacere, il piacere che è derivato dai sensi, dalla attrazione sessuale e dalla soddisfazione. Non sono contrario al sesso, ma cercate di vedere cosa in esso sia implicato. Quello che il sesso vi dà momentaneamente è il totale abbandono di voi stessi, poi finite per ritornare alla vostra confusione, e così volete ripetere e ripetere quello stato in cui non c'è preoccupazione, problema, io. Dite di amare vostra moglie. In quell'amore è implicato il piacere sessuale, il piacere di avere qualcuno in casa che badi ai vostri bambini, che cucini. Voi dipendete da essa; vi ha dato il suo corpo, le sue emozioni, il suo incoraggiamento, una certa sensazione di sicurezza e di benessere. A un certo punto se ne va, si stanca o se ne va con qualcun altro, e tutto il vostro equilibrio emotivo è distrutto, e questo turbamento, che a voi
è sgradito, è detto gelosia. C'è sofferenza in esso, ansietà, odio e violenza. Così quello che in realtà dite è: "Fino a che tu mi appartieni io ti amo ma nel momento in cui non mi appartieni più comincio a odiarti. Fino a che posso fare affidamento su di te per soddisfare le mie necessità, sessuali o altro, ti amo, ma nel momento in cui non mi soddisfi più smetto di amarti".
C'è dunque un antagonismo, una separazione, e quando vi sentite separati da un altro non c' è amore. Ma se potete vivere con vostra moglie senza che il pensiero crei tutte queste situazioni contraddittorie, tutti questi problemi senza fine dentro di voi allora forse forse comprenderete cosa è l'amore. Allora siete completamente libero e altrettanto lo è lei, mentre se dipendete da lei per tutti i vostri piaceri siete suo schiavo. Perciò quando si ama bisogna essere liberi, non solo dall'altra persona ma anche da se stessi.
L'appartenere a un altro, l'essere psicologicamente nutrito da un altro, dipendere da un altro in tutto ciò deve esserci sempre ansietà, paura, gelosia, colpa, e finché c'è paura non c'è amore; una mente oppressa dal dolore non saprà mai cos'è l'amore; il sentimentalismo e l'emotività non hanno assolutamente niente a che fare con l'amore. E così l'amore non ha niente a che fare col piacere e il desiderio.
L'amore non è un prodotto del pensiero che è il passato. Il pensiero non può assolutamente coltivare l'amore. L'amore non è limitato o intrappolato dalla gelosia poiché la gelosia appartiene al passato. L'amore è sempre attivo presente. Non è "Amerò" oppure "Ho amato". Se conoscete l'amore non seguirete nessuno, l'amore non obbedisce. Quando amate non c'è rispetto né irriverenza.
Non sapete cosa realmente vuol dire amare qualcuno amare senza odio, senza gelosia, senza rabbia, senza volere interferire con quello che l'altro fa o pensa, senza condannare, senza far paragoni non sapete cosa vuol dire? Dove c'è amore c'è paragone? Quando amate qualcuno con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutto il corpo, con tutto il vostro essere c'è paragone?
Quando vi abbandonate completamente a quell'amore allora non c'è l'altro.
Forse che l'amore ha delle responsabilità e dei doveri, e ne fa uso? Quando fate qualcosa al di fuori del dovere, c'è amore? Nel dovere non c'è amore. La struttura del dovere in cui l'essere umano è intrappolato lo va distruggendo. Finché sarete costretti a fare qualcosa perché è vostro dovere non amerete quello che fate. Quando c'è amore non c'è dovere o responsabilità.
Molti genitori, sfortunatamente, credono di essere responsabili dei loro figli e il loro senso di responsabilità si esplica nel dire loro cosa devono fare e cosa non devono fare, cosa devono diventare e cosa non devono diventare. I genitori vogliono che i loro figli abbiano una sicura posizione nella società. Quello che chiamano responsabilità fa parte di quella rispettabilità che adorano; e mi sembra che dove c e rispettabilità non ci sia ordine; essi si curano solo di diventare dei perfetti borghesi. Quando preparano i bambini a introdursi nella società non fanno altro che protrarre la guerra, il conflitto, e la brutalità. E chiamate ciò cura e amore?
In realtà prendersi cura di qualcosa vuol dire prendersi cura come se lo steste facendo per un albero o una pianta, annaffiandola, studiando i suoi bisogni, il miglior suolo, curandola con attenzione e tenerezza; ma quando preparate i vostri bambini a introdursi nella società li state preparando a essere uccisi. Se amaste i vostri bambini non ci sarebbe guerra.
Quando perdete qualcuno che amate piangete queste lacrime sono per voi stessi o per colui che è morto? piangete per voi o per un altro? avete mai pianto per un altro? Avete mai pianto per vostro figlio che è stato ucciso in un campo di battaglia? Avete pianto, ma quelle lacrime sono sgorgate per autocommiserazione o avete pianto perché un essere umano è stato ucciso? Se piangete per autocommiserazione le vostre lacrime non hanno valore poiché sono versate per voi stessi. Se piangete perché siete stato privato di qualcuno per il quale avete provato un grande affetto, non era un vero affetto. Quando piangete per vostro fratello che muore piangete per lui. È molto facile piangere per voi stessi perché lui se ne è andato. In apparenza piangete perché il vostro cuore è rimasto ferito, ma non è rimasto ferito per lui, è ferita dall'autocommiserazione, ed essa vi rende duri, vi circonda, vi rende ottusi e stupidi.
Quando piangete per voi stessi, è amore? piangete perché siete soli, perché siete stati abbandonati, perché non avete più forza dolendovi del vostro destino, della vostra condizione, sempre voi in lacrime? Se lo comprendete, cioè venite in contatto con esso altrettanto direttamente come se toccaste un albero, o un pilastro o una mano, allora vi renderete conto che il dolore è creato da noi stessi, il dolore è creato dal pensiero, il dolore è la conseguenza del tempo. Tre anni fa avevo mio fratello, ora è morto, ora sono solo, soffro, non c'è nessuno a cui io possa guardare per averne conforto o compagnia e questo mi fa piangere.
Se ci fate caso potete vedere che tutto ciò accade dentro di voi. Potete vederlo con pienezza, completamente, in uno sguardo, senza sprecare tempo a farci su delle analisi. Potete vedere in un momento l'intera struttura e natura di questa piccola cosa senza valore chiamata "io", le mie lacrime, la mia famiglia, la mia nazione, la mia fede, la mia religione tutte queste brutture sono dentro di voi. Quando ve ne renderete conto con il cuore, non con la mente,quando ve ne renderete conto dal più profondo del cuore, allora avrete la chiave che potrà mettere fine al dolore.
Il dolore e l'amore non possono procedere a fianco, ma nel mondo cristiano la sofferenza è stata idealizzata, posta su una croce e adorata, e ciò implica che voi non potrete mai sfuggire il dolore tranne che per quella particolare porta, ed è questa tutta la struttura di una società religiosa sfruttatrice.
Così quando chiedete cos'è l'amore, potreste essere troppo spaventati per vedere la risposta.
Essa potrebbe significare un cambiamento radicale; potrebbe frantumare la famiglia; potreste scoprire di non amare vostra moglie o vostro marito o i vostri bambini? potreste dover distruggere la casa che avete costruito, potreste non tornare più al tempio.
Ma se volete ancora scoprirlo, vedrete che la paura non è amore, che dipendere non è amore, la gelosia non è amore, la possessività e il desiderio di dominare non sono amore, la responsabilità e il dovere non sono amore, l'autocommiserazione non è amore, l'angoscia di non essere amato non è amore, amore non è l'opposto di odio più di quanto umiltà non sia l'opposto di vanità. Così se potete eliminare tutto ciò senza sforzo, lavando via come la pioggia lava la polvere che si è accumulata nei giorni su una foglia, allora forse giungerete a quello strano fiore che l'uomo sempre tanto brama.
Se non avete amore non solo un poco ma in gran quantità se non ne siete ricchi il mondo giungerà al disastro. Sapete a livello intellettuale che l'unità del genere umano è essenziale e che l'amore è l'unico mezzo per ottenerla, ma chi vi insegnerà ad amare? Ci sarà forse qualche autorità, qualche metodo o sistema che vi dica come si ama; se qualcuno ve lo può dire, allora non è amore. Potete dire, "Praticherò l'amore. Ogni giorno mi siederò e ci penserò. Mi sforzerò di essere dolce e gentile e di prestare attenzione agli altri? Intendete dire di potervi costringere ad amare, ad esercitare la volontà di amare? Quando esercitate una disciplina e la volontà di amare, l'amore se ne scappa dalla finestra. Praticando un metodo o un sistema per amare potete diventare estremamente abili o più gentili o giungere ad uno stato di non violenza, ma questo non ha assolutamente niente a che fare con l'amore.
In questo mondo lacerato e arido non c'è amore perché il piacere e il desiderio giocano i ruoli più importanti, e quindi senza amore la vostra vita quotidiana non ha valore.  E non potete avere amore se non c'è bellezza.



2 commenti:

  1. Sono un Anima (sorgente dell'amore) con una parte visibile chiamata corpo. Namastè

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  2. Quindi ti identifichi con l'Anima? Pensi sia positivo identificarsi con qualcosa, anche con ciò che la tua esperienza e quindi condizionamento, ti fa chiamare Anima? o forse la totale libertà,può giunge solo quando finisce ogni tipo di identificazione;indipendentemente da quale essa sia: nazione,religione,lavoro,corpo o anima? Non è forse che qualsiasi tipo di identificazione tende a creare delle barriere con ciò che è differente da quella identificazione e nasce quindi il conflitto interiore che poi diviene esteriore con conseguente perdita di Energia e di Attenzione al Tutto?

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